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Sempre più famiglie cambiano abitazione. Confedilizia, un’occasione da cogliere per ravvivare il settore immobiliare ed edilizio.


Associazione della Proprietà Edilizia della provincia di Reggio EmiliaVia

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Reggio Emilia

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Nel 2023 si è registrato il numero più alto di famiglie che secondo l’Istat hanno cambiato la propria abitazione per trasferirsi nello stesso comune o in un’altra regione, circa il 7,4%. Il dato più rilevante è che si tratta di un numero record: non era mai stato raggiunto in precedenza, neppure prima del Covid Lo riferisce Confedilizia, l’Associazione dei Proprietari di Casa di Reggio Emilia.

Si tratta di un dato forse inaspettato in una società che è sempre stata percepita come piuttosto tradizionale, per la quale il cambio di casa era un po’ un’anomalia.

Di fronte a questo significativo aumento, però, è evidente che non si tratta solo dell’effetto di una più ampia presenza di immigrati, che hanno una maggiore propensione allo spostamento territoriale, ma di una vera e propria trasformazione sociale. Più famiglie si spostano, cambiano casa, magari comprandone una nuova o prendendola in locazione. A livello percentuale nel 2023 si è trasferito il 7,4% dei nuclei familiari, contro il 6,4% del 2022, il 5,6% di 10 anni prima e solo il 3,9% del 2003.

La quota di spostamenti si riduce parallelamente al diminuire della popolazione. I piccoli centri, infatti, sono gli unici in cui si è verificato un calo della percentuale e del numero di trasferimenti rispetto al periodo precedente al Covid.

Tra l’altro l’Istat raccoglie anche i dati su quanti hanno pensato di cambiare casa, anche se non l’hanno ancora fatto. Ebbene, la differenza tra questa percentuale, l’8,6%, e quella delle famiglie che si sono effettivamente trasferite, il 7,4%, è relativamente piccola, minore di quanto lo fosse, per esempio, 20 anni prima, nel 2003, quanto l’8,1% aveva intenzione di spostarsi, ma solo il 3,9% lo aveva fatto.

Cosa significano questi numeri? Innanzitutto che gli italiani continuano ad essere affezionati all’investimento immobiliare, soprattutto nelle aree più densamente popolate. Questo avviene perché i prezzi reali delle case non sono cresciuti o lo hanno fatto meno che in altre città e lo stesso vale per i canoni di locazione.

Questi numeri dicono anche che c’è voglia di spostarsi, di cercare nuove abitazioni in cui vivere, e ciò dovrebbe essere un’occasione da cogliere per ravvivare il settore immobiliare ed edilizio.

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